Ballerina di Can Can - scultura di Vincent MaillardBallerina di Can Can - scultura di Vincent Maillard
Ballerina di Can Can - scultura di Vincent Maillard (lato 1)Ballerina di Can Can - scultura di Vincent Maillard (lato 1)
Ballerina di Can Can - scultura di Vincent Maillard (lato 2)Ballerina di Can Can - scultura di Vincent Maillard (lato 2)
Ballerina di Can Can - scultura di Vincent Maillard (lato 3)Ballerina di Can Can - scultura di Vincent Maillard (lato 3)
Ballerina di Can Can - scultura di Vincent Maillard (lato 4)Ballerina di Can Can - scultura di Vincent Maillard (lato 4)

Ballerina di Can Can - Vincent Maillard

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300,00 €

Informazioni sul Prodotto

Vincent Maillard, Ballerina di Can Can, 1987, terracotta su base di legno nero, cm. 10,6x11x8

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Opera unica, firmata e datata alla base dall'artista.
L'opera è corredata di certificato di autenticità

 

Notizie biografiche sull'artista:

Vincent Maillard nasce a Parigi nel 1957, in giovane età si trasferisce in Italia e frequenta l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova. Nel 1977 tiene la sua prima mostra di acquerelli a Milano che viene apprezzata dal pubblico e dalla critica. Nello stesso anno comincia ad interessarsi alla terracotta, il materiale in cui trova la sua più completa espressione; la gallerista Piera Gaudenzi si accorge del talento di Maillard e gli propone una personale presso la galleria “Il Vicolo” di Genova. Da allora tiene numerose mostre in diverse gallerie e spazi pubblici. Il suo lavoro è seguito con interesse da artisti, critici e personalità del mondo della cultura come Emanuele Luzzati e Flavio Baroncelli. Negli anni Ottanta Maillard conosce Sergio Noberini e viene a contatto con i ragazzi disabili dell’Istituto David Chiossone per ciechi e ipovedenti di Genova presso il quale tiene alcuni laboratori artistici. Questa esperienza, che lo ha estremamente arricchito, verrà elaborata e tradotta nelle opere di quegli anni. Di carattere schivo e riservato, grande osservatore del mondo e dei differenti comportamenti e aspetti del genere umano, attraverso le sue terrecotte dà vita ad un universo leggero. I suoi omini sono atteggiati a rappresentare racconti dell’esistenza, metafore, storie ricche di ironia e poesia che sono lo specchio del nostro vivere insieme come uomini.