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Gatto sofficino - scultura in grés di Riccardo Biavati e la Bottega delle StelleGatto sofficino - scultura in grés di Riccardo Biavati e la Bottega delle Stelle
Gatto sofficino (lato sinistro) - scultura in grés di Riccardo Biavati e la Bottega delle StelleGatto sofficino (lato sinistro) - scultura in grés di Riccardo Biavati e la Bottega delle Stelle
Gatto sofficino (retro) - scultura in grés di Riccardo Biavati e la Bottega delle StelleGatto sofficino (retro) - scultura in grés di Riccardo Biavati e la Bottega delle Stelle
Gatto sofficino (lato destro) - scultura in grés di Riccardo Biavati e la Bottega delle StelleGatto sofficino (lato destro) - scultura in grés di Riccardo Biavati e la Bottega delle Stelle

Gatto sofficino - Riccardo Biavati e la Bottega delle Stelle

Disponibile
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60,00 €

Informazioni sul Prodotto

Riccardo Biavati e la Bottega delle Stelle, Gatto sofficino, 2019, grés con ingobbi e smalti, cm. 5x9,5x7

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Opera unica e ceramica sonora modellata e dipinta a mano, realizzata in grés con smalti opportunamente studiati e cotta a 1250 gradi. 
É firmata sul retro, alla base, dall'artista.
L'opera è corredata di certificato di autenticità

 

Notizie biografiche sull'artista:
Riccardo Biavati nasce a Ferrara il 14 febbraio 1950. Dopo il diploma all'Accademia di Belle Arti di Bologna, Biavati si dedica alla scultura, privilegiando i materiali ceramici. Nel 1975 partecipa alla Quadriennale d'Arte Moderna di Roma con alcune terrecotte policrome. Nel 1987 la prima partecipazione al 45° Concorso Internazionale della Ceramica d'Arte di Faenza. Dal 1977 al 2007 insegna Discipline pittoriche all'Istituto d'Arte "Dosso Dossi" di Ferrara, trasferendo nella didattica diverse esperienze professionali. All'inizio degli anni '80 la sua ricerca plastica si concentra sulle argille refrattarie e le conseguenti alte temperature. In seguito saranno utilizzati i semirefrattari e i grés, con colorazioni tenui e dalle superfici satinate; particolari risultati cromatici saranno ottenuti con l'interazione tra argille colorate e smalti.
E' il mondo della ceramica preistorica, ma anche popolare ad essere indagato, con ceramiche dall'espressività elementare, volutamente infantile. Tutto il lavoro, sino agli attuali esiti, è ispirato al mondo naturale: animali, alberi, montagne, boschi e astri, assieme ai ricordi d'infanzia, come i racconti inventati dal nonno, le stufe, i fumi, i paesaggi domestici. Inoltre il vasto repertorio dell'archeologia ceramica è fonte inesauribile per nuove avventure plastiche, dove poesia e leggerezza sono la cifra stilistica.
Crea con la moglie La Bottega delle Stelle, laboratorio ceramico parallelo a quello del suo studio e nel 1992 è invitato in Giappone alla mostra itinerante "Ceramiche Italiane Contemporanee" con tappe a Saga, Shigaraki e Toki, dove esporrà l'opera "Dove dorme la notte", ora al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza. Nel 1997 espone al Circolo degli Artisti di Faenza con la mostra "L'Officina delle stelle ovvero le Stufe degli Dei" con testi di Giorgio Celli. Seguiranno numerose esposizioni, tra queste: "Riccardo Biavati e La Bottega delle Stelle", Padiglione d'Arte Contemporanea, Ferrara, con testi di Eduardo Alamaro e Angelo Andreotti; "Luci Lucerne Lucignoli", Fondazione Lungarotti, Torgiano; 54° Biennale di Venezia, Sala Nervi, Torino; Vaselle d'Autore" a cura di Nino Caruso, Comune di Torgiano.
Negli ultimi anni la sua ricerca si è concentrata in particolare sulle cristalline a base di cenere, di antica derivazione orientale, con risultati quasi monocromatici.